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Siena

  • Matteo Malacarne
  • 26 lug 2017
  • Tempo di lettura: 7 min

Siena è una città medievale che si trova in toscana nell'omonima provincia.

Il centro storico è stato inserito tra i beni patrimonio dell'umanità da parte dell' UNESCO ed è una città facilmente visitabile a piedi. La città è famosa sopratutto per lo svolgimento, due volte all'anno, del Palio una giostra equestre che riporta la città alle divisioni medievali e che per 4 giorni fa rivivere ai cittadini e ai turisti l'atmosfera del tempo; sul Palio torneremo tra poco, ora concentriamoci sulla città.

Siena offre molto ai propri turisti ed è visitabile in ogni stagione.

Tra i monumenti più visitati troviamo sicuramente:

- "Piazza del Campo" questa famosa piazza ha la forma di una conchiglia ed è chiamata così perché è proprio qui che si corre il Palio, la Piazza è sovrastata dalla "Torre del Mangia" collocata nel "Palazzo Pubblico" sede odierna dell'amministrazione comunale, la torre invece ha la funzione di torre campanaria e con i suoi 88 m è la terza torre più alta d'Italia, nonostante si trovi in una porzione di terra più bassa riesce a raggiungere la stessa altezza del campanile del Duomo, questo per simboleggiare la parità tra i due poteri quello celeste e quello terreno. Ai piedi della "Torre del Mangia" si trova la "Cappella di piazza" che sporge dal "Palazzo Pubblico" ed è in stile gotico. Un'altro monumento di importante rilievo in Piazza del Campo è "Fonte Gaia" la più importante fontana monumentale pubblica della città. Attorno a tutta la piazza si trovano antichi palazzi pubblici e nobiliari: Palazzo Chigi-Zondadari, Palazzo Sansedoni, Palazzo d'Elci, Costarella dei Barbieri, Case De Metz, Loggia della Mercanzia.

- "Duomo di Siena" è il principale luogo di culto senese, è stato completato nel 1370 e venne intitolato alla Madonna Assunta. Lo stile è quello romanico-gotico italiano e la facciata è completamente in marmo bianco con inserti di "Rosso di Siena" e "Serpentino di Prato" (marmo verde). Il Duomo venne ampliato nel 1339 creando il cosiddetto "Duomo nuovo" che però causa imprevisti non venne mai completato. Importante tradizione: per il palio dl 16 agosto i vincitori portano in festa il Drappellone all'interno del Duomo essendo il Palio stesso intitolato alla Madonna dell'Assunta.Lo stesso accade a luglio quando il Drappellone viene portato all'interno della chiesa di Provenzano.

Il Duomo è completamente visitabile a seconda del biglietto che si acquista si può visitare sia il Campanile che le Cripte.

- "Logge della Mercanzia" La Loggia venne costruita come ampliamento ed abbellimento del Palazzo della Mercanzia, sede dell'Arte della Mercanzia della Repubblica di Siena.

- "Fonte Nuova" è un caratteristico bacino idrico della città.

- "Fontebranda" è una fontana della città situata all'interno del territorio della Nobile Contrada dell' Oca , è famosa sopratutto per essere stata citata da Dante all'interno della "Divina Commedia".

- "Fortezza Medicea" è un forte costruito sotto l'ordine della casata reale dei Medici ed è tutt'oggi visitabile.

- "Mura di Siena" Le mura sono l'antiche cerchia difensiva della città. Risalenti soprattutto al medioevo, sono in larga parte conservate.

- Moltissimi sono i musei visitabili tra cui: Pinacoteca nazionale, Museo archeologico nazionale di Siena, Museo delle tavolette di Biccherna presso l'Archivio di Stato, Palazzo Pubblico e museo civico, Ospedale di Santa Maria della Scala, Museo dell'Opera del Duomo, Museo diocesano, Musei dell'Accademia dei Fisiocritici, Orto botanico di Siena, Museo storico dell'Università degli Studi di Siena. Tra le opere più importanti ricordiamo sicuramente "La Maestà di Duccio" di Duccio di Buoninsegna che si trova presso il Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo.

Molto caratteristiche e pittoresche sono anche le vie della città dove ogni singola contrada del palio decora con lampadari bandiere e insegne il proprio territorio, proprio per questo io consiglierei la visita della città durante il periodo del palio anche se questo comporta prezzi più elevati sia da parte degli esercizi alberghieri sia degli esercizi commerciali e la necessità di prenotare con molti mesi di anticipo ma ne vale la pena.

Fantastica è anche l'intera provincia senese dove possiamo trovare colline e agriturismi per gli amanti del relax ma anche per chi vuole assaggiare cibo e vini di altissima qualità!!

famosi in provincia di Siena: Montalcino, Montepulciano, Pienza, San Gimignano.

Palio di Siena

Il Palio di Siena è una competizione fra le Contrade di Siena nella forma di una giostra equestre di origine medievale. Molto importante è appunto questa definizione; molti turisti infatti confondono il Palio come una semplice corsa di Cavalli ma non è così!! il Palio è una cosa a sé infatti qui alleanze e rivalità fanno da padrone e la maggior parte dei favori si costruiscono durante tutto l'anno ed hanno anche un costo molto elevato.

​Regole di Base:

La corsa si svolge nella piazza centrale Piazza del Campo; a ogni Palio partecipano 10 contrade tra le 17 totali, scelte a sorte e secondo un particolare regolamento che consente la costante rotazione delle partecipanti. Corrono di diritto le 7 contrade che non hanno corso il Palio corrispondente dell'anno precedente, e un mese prima del Palio (l'ultima domenica di maggio per quello di luglio, e la prima domenica dopo il Palio di luglio per quello di agosto) vengono estratte a sorte le 3 contrade mancanti; l'annuncio al popolo è dato attraverso le bandiere delle tre contrade estratte che vengono issate alle finestre di Palazzo Comunale. Vengono inoltre estratte le altre 7 contrade rimanenti, per stabilire l'ordine di sfilata nel corteo storico; esse parteciperanno di diritto al corrispondente Palio dell'anno successivo.

Nel pomeriggio, prima della corsa, dal Duomo si snoda la passeggiata storica durante la quale sfilano i mazzieri, i figuranti e i cavalieri rappresentanti il Comune e le istituzioni storiche cittadine, oltreché le "comparse" delle contrade, i cui figuranti indossano le "monture", ossia i costumi con i colori delle rispettive contrade.

Dopo il corteo storico (alle 19:30 a luglio, alle 19 ad agosto), i fantini escono a cavallo dall'entrone del Palazzo Comunale, ricevono il nerbo (tendine di bue essiccato per sollecitare il cavallo o come arma di offesa e difesa contro altri fantini) e si portano nella zona della partenza, chiamata "mossa". Il "mossiere", giudice unico della validità della partenza situato su un palco detto "verrocchio", riceve una busta contenente l'ordine di allineamento ai canapi, ossia due lunghe corde che delimitano la zona di partenza. L'ordine di ingresso è segreto fino all'ultimo momento, e viene determinato con un meccanismo automatico chiamato "fiasca". Esso è composto da un tubo verticale che termina dentro un serbatoio.

A questo punto il "mossiere" chiama le contrade dentro i canapi secondo l'ordine stabilito. La decima contrada resta fuori, essendo quella "di rincorsa", che potrà entrare tra i canapi già al galoppo passando nello spazio fra il "Verrocchino" e il lato esterno della pista, e dare così il via alla corsa. Di conseguenza chi decide il momento di inizio della corsa non è il "mossiere" ma il fantino del cavallo "di rincorsa". La capacità del "mossiere" sta nel riuscire a percepire per tempo l'azione della rincorsa e sganciare con un pedale il canape anteriore posto davanti alla linea degli altri nove cavalli con il giusto tempismo; giudice insindacabile è il mossiere stesso.

Durante questa fase, è comune tra i fantini adottare strategie, porre veti incrociati, tentare di raggiungere accordi. I momenti prima della partenza sono infatti quelli in cui i fantini possono chiedere e cercare collaborazioni o aiuti ad altri fantini. Tutta questa attività è detta "fare i partiti". Ogni fantino sa che deve cercare non solo le migliori condizioni per una buona partenza del proprio cavallo, ma anche cercare le condizioni sfavorevoli per le contrade rivali. Pertanto, una delle preoccupazioni della "rincorsa" è quella di partire nel momento in cui le contrade rivali sono nelle condizioni peggiori al canape. Tali operazioni di partenza a volte risultano molto lunghe e si possono protrarre anche fino al calare della sera. Se la mossa si protrae a lungo e la visibilità diminuisce eccessivamente, il Palio può essere rinviato al giorno successivo, in questo caso viene esposta una bandiera verde dalla finestra del Palazzo Pubblico. Una volta entrata la "rincorsa", se considerata valida la partenza, prende il via la corsa. Il Palio viene vinto dal cavallo, con o senza fantino, dopo che per primo abbia compiuto tre giri della piazza in senso orario; la linea d'arrivo, segnalata da un bandierino, è nella stessa zona della partenza. In caso di arrivo di cavallo senza fantino, si parla di cavallo scosso. I fantini e i cavalli corrono con addosso rispettivamente il giubbetto e la "spennacchiera" con i colori della contrada.

Contrade e Rivalità:

Le contrade sono:

  • Aquila Giallo listato di nero e turchino

  • Bruco Giallo e verde listati di turchino

  • Chiocciola Giallo e rosso in parti uguali con liste azzurre

  • Civetta Nero e rosso con liste bianche

  • Drago Rosa antico e verde con liste gialle

  • Giraffa Bianco e rosso

  • Istrice Bianco con arabeschi neri, blu e rossi

  • Leocorno Bianco e arancio listato di azzurro

  • Lupa Bianco e nero listato di arancione

  • Nicchio Azzurro listato di giallo e rosso

  • Oca Bianco e verde listati di rosso

  • Onda Bianco e celeste

  • Pantera Celeste e rosso listati di bianco

  • Selva Verde e arancione listati di bianco

  • Tartuca Giallo e turchino

  • Torre Rosso cremisi listato di bianco e blu

  • Valdimontone Rosso e giallo listati di bianco

Nel corso dei secoli, i rapporti tra le Contrade di Siena sono sempre strati estremamente complessi. Esistono tre tipi di relazioni: alleanza (detta anche "aggregazione"), rivalità e quella che viene chiamata "mancanza di rapporti formali".

Il rapporto di alleanza è sancito da un accordo formale, da cui derivano una serie di obblighi reciproci quali lo scambio di visite e onoranze, così come un certo trattamento di riguardo all'interno delle dinamiche riguardanti gli accordi per vincere il Palio. Nella plurisecolare storia del Palio, solo una volta si è realizzata una alleanza tra più contrade: si tratta del "T.O.N.O.", acronimo di Tartuca, Oca, Nicchio e Onda; nacque nel 1930 e rimase in vita fino al 1934, garantendo alle quattro Contrade ben 8 vittorie su 10 corse (tre per la Tartuca, due per Oca e Onda, una per il Nicchio).

Le rivalità hanno avuto, nel corso della storia, carattere più duraturo rispetto alle alleanze. Ad oggi esse sono:

  • Aquila - Pantera

  • Chiocciola - Tartuca

  • Civetta - Leocorno

  • Istrice - Lupa

  • Nicchio - Valdimontone

  • Oca - Torre

  • Torre - Onda

Proprio l'ultima rivalità si caratterizza per essere unilaterale, ossia riconosciuta solo dall'Onda e non dalla Torre. Le più durature sono quelle tra Chiocciola e Tartuca, e tra Oca e Torre, nate entrambe alla fine del Seicento.

La "mancanza di rapporti formali" è una caratterizzazione negativa: si tratta di una forma di rivalità più sfumata e non sancita ufficialmente.

Il numero delle Contrade moderne è stato, secondo le cronache, al massimo di 23. In aggiunta alle Contrade ancora esistenti, si ha notizia storica di altre sei, chiamate oggi "contrade soppresse": Gallo, Leone, Orso, Quercia, Spadaforte, Vipera.

Appartengono ad una Contrada:

  • i nativi del territorio stabilito dalla Nuova divisione dei confini delle Contrade di Violante Beatrice di Baviera;

  • gli abitanti;

  • i discendenti degli appartenenti ad una Contrada.

In alcuni casi, la partecipazione alla vita della Contrada è estesa per Statuto ai simpatizzanti o contradaioli elettivi che, pur non essendo nativi della Contrada, per legami diversi partecipano alle attività della Contrada.

I Protettori sono coloro che, avendone titolo in quanto appartenenti, sostengono la Contrada economicamente.

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